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al testo di Laura Turra
Se sapessi guardare
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Se sapessi guardare come guarda Dio nulla sfuggirebbe all’abbraccio. Avrei la meraviglia dentro gli occhi, come quando le nuvole sembrano chiome d’alberi e gli alberi nuvole rosa. Vedrei la linfa calda scorrere fino a gonfiare una gravidanza di gemme, o la goccia liberatoria che comincia il disgelo. Potrei contare tutti i fili d’erba pronti a spuntare e anche le miriadi d’ali di ritorno nella filigrana del cielo.
Se fossi capace d’uno sguardo così rimarrei immobile a contemplare l’istante dove tutte le cose per la prima volta accadono. E non mi chiederei più cos’è l’infinito.
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Laura Turra
- 21/02/2018 04:11:00
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Cara Edi, un abbraccio di gratitudine!
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Edi Davoli
- 20/02/2018 21:15:00
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Molto bella Laura, il tuo sguardo poetico ed umile davanti alla Creazione ti fa vedere comunque tanto! Cari saluti!
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Laura Turra
- 20/02/2018 16:35:00
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Ti ringrazio, Franca, della tua visita. Ho apprezzato molto il tuo commento. Un carissimo saluto
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Franca Alaimo
- 20/02/2018 16:33:00
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eppure, senza essere Dio, già, in quanto poeta, possiedi quello sguardo innamorato della Bellezza. E, spesso, immaginare è più di guardare.
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Laura Turra
- 19/02/2018 21:52:00
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Troppo buono, Far! Grazie della lettura. Un caro abbraccio
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Laura Turra
- 19/02/2018 19:18:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
Amina cara, sei amabile in tutto. Ti ringrazio
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Amina Narimi
- 19/02/2018 18:59:00
[ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]
credo umilmente che il divino in noi sia proprio questo conoscere sempre più che non abbiamo una risposta immobile del luogo senza tempo che non distingue il fiore bianco dal biancore, è la bellezza di continuare a fare mondo, come la tua poesia, Laura
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Laura Turra
- 19/02/2018 17:46:00
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Un grazie sincero, Alberto, per il tuo commento e per la tua vicinanza. Cari saluti
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Alberto Becca
- 19/02/2018 17:43:00
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Se il creatore è onnipotente e onnisciente anche il Suo sguardo mai potrà essere nemmeno paragonato a quello degli umani: nel testo invece leggo, ribaltando i termini del problema, che l essere umano, guardando (ammirando) le nuvole, gli alberi, i fiori, l erba e tutte le meraviglie del creato in esse si puo scorgere il volto di Dio
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Laura Turra
- 19/02/2018 16:30:00
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Mille volte grazie, Qsp! Un abbraccio
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Quattrostraccisullapelle
- 19/02/2018 16:12:00
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Non siamo ancora al cuore di Dio: Il cuore di Dio è il Figlio del Grido, Il Suo cuore è tutto in quell’Abbandono.
L’Essere non è nelle forme: è L’Informe; è Colui che si fa Radice d’ogni cosa, ma la Radice è in pura perdita, discesa E mai di Sé vedrà l’ombra. Gli occhi di Dio Non vedono ciò che noi vediamo, perché l’Amore Sceglie per Sé la cecità, in pura perdita Dentro le pupille dell’Amato.
Eco di quel Grido Sono le parole infelici Che ci bruciano le labbra.
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Laura Turra
- 19/02/2018 14:36:00
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Grazie, Robert, per il generoso commento. Le "ascese" mi piacciono ;) ma questa è unimpresa verticalissima. Ne sarò capace? E sempre un grande piacere (e un onore) ospitarti qui nel mio spazio poetico. Ti abbraccio
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Robert Wasp Pirsig
- 19/02/2018 13:52:00
[ leggi altri commenti di Robert Wasp Pirsig » ]
Qui sei al vertice, per il momento. Ma stai maturando nuove vette.
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